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Car sharing: come regolarsi per le assicurazioni

Pubblicato il 29/08/2014
Car sharing: come regolarsi per le assicurazioni

Il car sharing è un'abitudine che si sta consolidando sempre di più anche tra gli italiani. In particolar modo, nell'ultimo anno, vuoi per il caro-carburanti, vuoi per i costi di gestione generali di un'automobile di proprietà sempre crescenti, si è arrivati a considerare sempre più l'alternativa delle macchine 'condivise', messe a disposizione dal comune o da società private che, a costi sostanzialmente inferiori a quelli del normale noleggio, permettono di utilizzare senza problemi un mezzo per le proprie esigenze di spostamento.

La domanda che spesso ci si pone in merito però, è come regolarsi in ambito assicurativo. Con il car sharing infatti restano intatte le possibilità di essere coinvolti in un sinistro stradale e le compagnie assicurative stanno cominciando a darsi una regolamentazione più rigida. E' bene dunque che si sappia con chiarezza come muoversi, quando è il caso di tirare in ballo l'assicurazione e quando, invece, le responsabilità di eventuali danni ricadono esclusivamente sulle spalle del cliente.

Le regole ancora oggi variano da compagnia a compagnia, e dunque non sono universali. Sicuramente l'utilizzo delle franchigie aiuta a fare chiarezza e, soprattutto, permette al cliente di avere ben chiara dove comincia e finisce la propria responsabilità in caso di sinistri. In termini generali, di solito, se il danno in caso di sinistro è quantificabile fino alla somma di 500 euro, è il cliente che utilizza il car sharing, al quale è stato intestato il noleggio, a prescindere da chi effettivamente si trovi alla guida al momento dell'incidente, a farsi carico del risarcimento. Limite di 500 euro che permane anche in caso di cifra superiore: la differenza però in questo caso viene corrisposta dalla compagnia assicurativa. 

In caso di violazione della legge o di furto, le regole sono invece quelle consuete. Le multe sono esclusivamente a carico del cliente che ha affittato la macchina mentre, in caso di furto, ove non siano accertate situazioni di dolo, è la compagnia assicurativa a farsi carico degli interi costi della vicenda. Insomma, la franchigia di 500 euro permette al cliente di conoscere in anticipo un costo certo, ma non lo mette al riparo dalla responsabilità di tutti gli altri eventuali danni che possono essergli imputati.

A cura della Redazione

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