Finanziamenti alle imprese anche dalle assicurazioni

In base al Decreto Competitività, rilasciato dal Consiglio dei Ministri e in fase di approvazione, anche le società di assicurazione potranno esercitare la funzione di finanziamento alle imprese, come fanno attualmente gli istituti bancari e finanziari. Una novità importante, che sembra soprattutto una risposta dell'esecutivo al restringimento in atto dei rubinetti del finanziamento al mondo produttivo da parte del sistema bancario e che potrebbe portare un minimo di sollievo ad imprese in perenne crisi di liquidità.
La novità introdotta dal provvedimento, da cui sono però escluse le microimprese, è stata oggetto di una audizione di Fausto Parente, responsabile per conto dell'IVASS del Servizio Normativa e Politiche di Vigilanza, tenuta di fronte alle Commissioni Riunite del Senato, nel corso della quale è stato esplicitato il punto di vista dell’Istituto.
Nel corso della sua esposizione, Parente ha voluto riconoscere il forte contenuto innovativo di questo provvedimento, sia mettendolo in relazione alla realtà del nostro paese, sia allargando l'esame a livello continentale, ove il finanziamento alle imprese non rientra tra le attività solitamente svolte dalle compagnie di assicurazioni. Proprio la possibilità di allargare il proprio raggio di azione al credito, peraltro, potrebbe fornire alle compagnie assicurative una ulteriore opportunità, allargando il ventaglio di investimenti possibili.
Al fine di poter sfruttare in maniera adeguata la nuova opportunità, si rende però necessario circoscrivere i rischi legati all'investimento impedendo una apertura indiscriminata in tal senso. Una possibilità che, ove si realizzasse, potrebbe aprire inquietanti scenari relativi alla solvibilità del settore, con i rischi cui sarebbero sottoposti di conseguenza gli assicurati.
I criteri indicati da IVASS per evitare questa eventualità, sono abbastanza stringenti, a partire dalla selezione dei soggetti cui concedere i finanziamenti, che dovrebbe essere affidata ad una banca. Una prescrizione resa necessaria dal fatto che i broker assicurativi non hanno la funzione principale di valutare il merito creditizio dei soggetti che richiedono il credito, bensì di assumere rischi di carattere assicurativo. Il coinvolgimento di un istituto bancario, più aduso a muoversi in un ambito scivoloso come quello della eventuale solvibilità dell'impresa interessata, potrà far derivare anche allo stesso un significativo interesse economico da tutelare, spingendolo ad operare senza pericolose sottovalutazioni. Tutto ciò, peraltro, avrebbe come ulteriore risultato quello di garantire un allineamento degli interessi, considerato da IVASS il presupposto necessario a garantire il successo del provvedimento.
In definitiva, l'Istituto considera quindi positiva la nuova opportunità che potrebbe derivare alle compagnie assicurative dal Decreto Competitività, purché il loro ingresso nel settore dei finanziamenti alle imprese sia regolato in base al principio che l'attività assicurativa gode di alcune peculiarità da tenere nel debito conto.