InsurVisor: la community del mercato assicurativo
Aggiornato il 26/05/2014

“InsurVisor”, il nome, fa pensare ad una serie televisiva degli Anni Ottanta, ma in realtà si tratta di un nuovo portale, nato da un'idea innovativa che permette all’utente finale (il cliente alla ricerca della giusta polizza) di votare e recensire compagnie assicurative e intermediari, ma anche carrozzieri, medici legali e avvocati legati al mondo assicurativo, proprio come accade per gli hotel, con il più famoso Tripadvisor.
Ancora una volta emerge l’esigenza per il consumatore di avere strumenti di rapida e facile consultazione per la soddisfazione delle proprie necessità legate al mondo delle assicurazioni e per trovare la polizza migliore col minimo sforzo. In realtà questo strumento è più focalizzato su una sorta di “gradimento” di quelli che sono gli operatori del mercato - nessuno escluso - basato sulle recensioni inserite da coloro che hanno già avuto a che fare con i prodotti o servizi di una Compagnia. Un segnale di come si stia cercando di trovare nuovi spazi in un mercato, come quello delle polizze assicurative, che si fa sempre più competitivo in termini di servizi, prezzi ed offerte.
Il cliente oggi ha a disposizione i comparatori per la scelta di una offerta competitiva nel prezzo, con un occhio costante comunque, alla qualità del servizio ed alla consulenza, gli intermediari di tipo tradizionale per una consulenza “taylor made” su scelte di coperture complesse dove è richiesta una forte competenza specifica, le Banche e Poste per una soluzione soddisfatta dai cosiddetti “prodotti da banco” e con la possibilità della mensilizzazione del costo della copertura.
InsurVisor va quindi ad occupare uno spazio lasciato libero da Compagnie, intermediari, Banche e Poste. Lo strumento segue la moda della referenza di chi ha provato il servizio, una prassi ormai consolidata nel settore turistico e dei viaggi e in voga già da molti anni sui più noti siti di e-commerce.
La speranza è che le recensioni lasciate dagli utenti sugli operatori del mondo assicurativo siano reali e non, come sta accadendo purtroppo nei mercati dove tale prassi è ormai acquisita, vengano strumentalizzate o creati dei commenti ad hoc dagli operatori, per promuovere la propria attività e i propri servizi. Il rischio non è remoto, se consideriamo che si possono acquistare i like su Facebook o il traffico sviluppato dal sito, al fine di aumentarne l'interesse dal punto di vista pubblicitario.
Ciononostante, scongiurati tali rischi, è innegabile il valore aggiunto che tale servizio innovativo è in grado di generare e le grandi potenzialità che possono generarsi per gli operatori seri dall'interazione più stretta con i clienti.