Situazione caro tariffe rc auto e moto in Italia

La situazione sul caro-tariffe RC non è migliorata, le assicurazioni italiane restano le più care d’Europa, insieme a quelle della Gran Bretagna.
In Italia i veicoli assicurati sono più di 41 milioni, nel 2012 la spesa totale per le assicurazioni auto è stata di 18,5 miliardi (tasse escluse), questo significa circa 450 euro a polizza e 560 euro con gli oneri fiscali. Dal 1994 anno in cui iniziò la liberalizzazione del settore delle assicurazioni auto, i prezzi sono aumentati e in 18 anni il prezzo medio di un’assicurazione di Responsabilità Civile è cresciuta del 63% (dati Ania).
Ma come siamo arrivati fino a qui? Già nel 1994 il caro-tariffe era sotto la lente d’ingrandimento, tanto che la prima liberalizzazione del settore avvenne proprio in quell’anno. Ma la liberalizzazione non avrebbe dovuto aprire le porte a una maggiore concorrenza tra Compagnie e garantire tariffe più competitive e quindi più economiche?
La risposta è “sì, avrebbe dovuto”… la concorrenza tra le Compagnie assicurative è sicuramente aumentata ma i prezzi medi non sono diminuiti nella maniera in cui ci si aspettava. Ma allora qual è la vera causa che ostacola l’abbassamento delle tariffe RC Auto e Moto?
In Italia il problema principale è il fenomeno delle frodi ai danni delle Compagnie e la dimensione del costo dei sinistri, molto spesso “gonfiati”. L’andamento delle tariffe delle assicurazioni è strettamente legato all’andamento del costo dei sinistri che le società di assicurazioni devono sostenere ogni anno per provvedere ai risarcimenti.
In più, ogni sinistro causato da un veicolo senza assicurazione e per il quale viene chiesto il risarcimento, è un costo che viene ricaricato sulle polizze dei cittadini onesti. Spieghiamo meglio cosa significa: per chi subisce danni, causati da un veicolo non assicurato, al risarcimento ci pensa il Fondo di Garanzie Vittime della Strada, che copre tutti i danni alle persone, mentre per quelli alle cose prevede una franchigia di circa 500 euro. Il problema è che il Fondo di garanzia è alimentato grazie a una somma pari al 2,5% ricaricata su ogni polizza sottoscritta dall’automobilista onesto che paga per assicurare il veicolo e che quindi è costretto a pagare anche per chi non lo fa.
Il fenomeno veicoli non assicurati
La mancata sottoscrizione dell’assicurazione per il proprio veicolo sta diventando un problema sociale.
Negli ultimi anni il fenomeno dei veicoli non assicurati è aumentato in maniera preoccupante, nel 2012 secondo i dati dell’Ania i veicoli non assicurati sono stati più di 3 milioni. Anche il Presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani, lancia l'allarme sui veicoli non assicurati: senza polizza il 9% delle auto, il 15% delle moto e il 17% dei furgoni.
La soluzione
Il Ministero dei Trasporti ha iniziato a collaborare con l’Ania che, avendo tutti i dati dalle Compagnie, trasmette giornalmente all’Ufficio le posizioni assicurative. Il Ministero in questo modo ha costruito un archivio di tutte le posizioni assicurative italiane che, incrociato con i dati di Ania, permette di rilevare le situazioni assicurative non chiare, ovvero quelle situazioni senza revisione in regola.
Grazie al riconoscimento elettronico della targa, i dati verranno confrontati con quelli dell’archivio e se verrà rilevata la presenza di quel veicolo nelle liste nere, con posizione non chiara o senza revisione, partirà l’accertamento ufficiale. In futuro, la mancata revisione potrebbe dare il via a una vera e propria sanzione.