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Risarcimento diretto, CARD

Il risarcimento diretto, o indennizzo diretto, è una procedura di rimborso del sinistro, in vigore dal 1° Febbraio 2007, che permette all'assicurato non responsabile dell’incidente di essere risarcito direttamente dalla propria Compagnia Assicurativa. Il risarcimento diretto consente di semplificare la gestione del sinistro e accorciare i tempi per la sua liquidazione, offrendo così notevoli vantaggi al soggetto danneggiato.

Quando si può chiedere il risarcimento diretto?

Il risarcimento diretto può essere applicato in presenza dei seguenti requisiti:

Per poter applicare il risarcimento diretto è necessario che la compagnia assicurativa sia aderente alla CARD – Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto – che nasce con il fine di regolamentare quelli che sono i rapporti tra le diverse imprese assicuratrici nell’ambito del risarcimento diretto.

Fino al 2022 il risarcimento diretto era rivolto alle sole compagnie assicurative italiane: il recente Disegno di legge Concorrenza ha però rivisto l’applicazione della procedura, estendendola dal primo gennaio 2023 anche alle imprese assicurative europee che operano in Italia.

Risarcimento diretto: come ottenere il rimborso dei danni

L’assicurato avrà tre giorni di tempo dalla data in cui si è verificato l’incidente per fare denuncia alla propria agenzia, presentando il modulo blu (o CAI, Constatazione Amichevole di Incidente) con la firma della controparte o a firma singola se non si è trovato un accordo sulla dinamica dello scontro. È importante tenere a mente che con il modulo CAI si effettua solo la denuncia del sinistro all'assicurazione mentre per richiedere il rimborso dei danni servirà presentare la richiesta di risarcimento, a cui si potrà allegare un preventivo per la riparazione del mezzo.

In particolare, la richiesta di risarcimento dovrà contenere:

In caso di lesioni personali, si dovrà anche allegare:

È importante che la richiesta di risarcimento sia completa di tutte le informazioni previste dalla legge. In caso contrario, la compagnia dispone di ulteriori 30 giorni per richiedere al danneggiato le integrazioni necessarie, con i termini per formulare l'offerta di risarcimento che vengono interrotti fino alla data di ricezione dei dati richiesti.

Le tempistiche per ottenere il risarcimento

La compagnia deve presentare al danneggiato un'offerta di risarcimento entro un determinato periodo di tempo dalla ricezione della documentazione completa. I termini che l'impresa deve rispettare nel risarcimento diretto sono gli stessi del risarcimento ordinario, vale a dire:

Il danneggiato che accetta l'offerta, si vedrà versare la somma dalla propria compagnia entro 15 giorni dall'accettazione; se l'offerta di risarcimento viene giudicata non congrua, potrà avviare una procedura di conciliazione. Si tratta di un'alternativa all'azione giudiziaria, utilizzata per risolvere le controversie nate a seguito di sinistri con danni fino a 15.000 euro: per attivarla, basta inoltrare una richiesta presso una delle Associazioni dei consumatori aderenti. La procedura ha una durata massima di 30 giorni ed è gratuita, salvo l'eventuale iscrizione all'Associazione scelta.

Che differenza c'è tra risarcimento diretto e risarcimento ordinario?

Il risarcimento ordinario, o risarcimento indiretto, prevede che il danneggiato presenti richiesta di risarcimento alla compagnia assicurativa del responsabile del sinistro. Questa procedura viene applicata in tutti i casi che non rientrano nel risarcimento diretto, ossia in caso di incidente:

Tuttavia, il risarcimento ordinario si può adottare anche in quei casi di sinistro per cui si utilizza la procedura di risarcimento diretto.

Ultimo aggiornamento giugno 2022