Variable universal life
La Variable Universal Life è una polizza di assicurazione sulla vita permanente che consente di accumulare valore in denaro fornendo allo stesso tempo varietà e controllo sulle opzioni di investimento gestite professionalmente.
Il contraente ha la libertà di monitorare e prendere decisioni su dove allocare il denaro versato. Questo prodotto offre anche premi flessibili e un'indennità di morte flessibile.
La copertura assicurativa continua per tutta la vita, non è necessario rinnovare le condizioni con premi più elevati.
Questo tipo di assicurazione sulla vita è indicata per chi:
- sta cercando una polizza di assicurazione sulla vita permanente che ha la capacità di accumulare valore in denaro;
- desidera varietà e controllo sulle opzioni di investimento offerte dalle assicurazioni;
- desidera la libertà di monitorare e prendere decisioni su dove allocare i propri fondi nel tempo;
- comprende bene che l'investimento comporta premi, ma anche rischi che possono potenzialmente ridurre il valore in contanti della polizza.
In sintesi si può dire che questa assicurazione prevede i seguenti step:
- determinare quanto serve;
- decidere come investire i propri soldi;
- assegnare dei beneficiari che ereditino in caso di morte.
La polizza paga infatti un'indennità di morte al beneficiario, in genere un familiare, se questa è ancora intatta, ossia se il contraente non ha preso in prestito tale somma durante l'esistenza del contratto.
Questo tipo di polizza potenzialmente permette di guadagnare rendimenti superiori alla media sull'accumulazione del valore in contanti. In sostanza crea ulteriore valore in denaro a cui poter accedere mentre si è vivi. È infatti possibile prelevare o prendere in prestito il denaro versato e maturato previ precisi accordi.
A differenza di altre polizze del ramo vita, si ha un maggiore controllo su come vengono investiti i propri premi. I guadagni possono aumentare il reddito esentasse, il che consente di accumulare ricchezza più velocemente.
L'indennità di morte è flessibile poiché i beneficiari, se adeguatamente strutturati, potrebbero non essere tenuti a pagare le tasse sulla prestazione di morte, ossia la tassa di successione.
Ultimo aggiornamento novembre 2019