Costo over performance
Per costo over performance si intende la commissione che un risparmiatore paga alla propria società di gestione del risparmio quando le performance degli investimenti fatti da quest'ultima superano un certo livello.
Costo over performance significa appunto un costo applicato quando c'è una performance superiore alle aspettative, ad esempio nel caso di un investimento a capitale rivalutabile. Ma rispetto a quale parametro? Questo dipende dalla policy della società e dagli accordi tra essa e il cliente, per cui bisognerà andare a controllare il contratto o la nota informativa in proprio possesso. In alcuni casi, il parametro di riferimento può essere un indice, mentre in altri è il valore dell'investimento nei mesi o negli anni precedenti.
Tali commissioni da una parte incentivano le società a sforzarsi al massimo per far ottenere dei guadagni ai clienti, ma dall'altra parte possono rappresentare dei costi alti per questi ultimi, andando così ad erodere i loro guadagni. Quanto sono alti questi costi, dipende anche dalla periodicità con cui sono applicati.
È bene sottolineare che esistono significative differenze tra la legislazione italiana e quella di altri Paesi.
- Secondo le norme della Banca d'Italia, i fondi di diritto italiano possono applicare queste commissioni di over performance al massimo una volta ogni 12 mesi. Quindi se in un anno il capitale ha generato un determinato profitto, il cliente pagherà la commissione.
- Tuttavia, molti degli investimenti dei risparmiatori italiani, anche se fatti con società italiane, ricadono comunque nel diritto di Paesi stranieri come ad esempio il Lussemburgo, dove le leggi sono meno stringenti. Perciò può capitare che la società applichi delle commissioni addirittura su base mensile. Questo è un grande svantaggio per il cliente, che si ritroverà a pagare praticamente ad ogni fluttuazione del mercato. Se infatti a gennaio il fondo ha una performance positiva, e febbraio negativa, a marzo di nuovo positiva e ad aprile ancora negativa, il cliente si ritroverà a pagare la commissione due volte, anche se sul lungo periodo non c'è stato un guadagno.
Ultimo aggiornamento marzo 2021